Parlare di Fado in Italia non è facile (sono davvero in pochi a conoscerlo), spiegarlo ancora meno, forse è impossibile, perchè non siamo di fronte ad uno stato d'animo ma ad un modo di essere, di vivere, di riconoscersi. Il Fado è storia di un paese e del suo popolo, è la radice di un'identità culturale che non riusciremo mai a comprendere fino in fondo ma per fortuna, il Fado, è soprattutto Musica e Poesia e questo, ci può aiutare almeno ad avvicinarci al sentimento che lo pervade e ne caratterizza i connotati.
Ascoltai il Fado per la prima volta quand'ero bambino (ero già allora un divoratore di musica) grazie ai vinili di un anziano amico di famiglia. La voce era quella di Amalia Rodrigues e all'epoca non mi resi conto che stavo ascoltando la Regina del Fado, per me era solo musica nuova e nel mio cervello la catalogai come musica strana, lontana. Quella musica però mi colpì già allora, la voce di quell'interprete, che sembrava sputasse sangue nell'aria mentre cantava, l'intensità di quelle note, cupe, disperate certo, ma così vive, lasciarono una traccia.
Oggi lo posso dire, ho compreso: mi soffermai perchè qualcosa toccò nel profondo le mie corde e il mio sentire. L'ho capito qualche anno fa, quando per la prima volta ho incontrato la voce di Mariza: da lei è partito un viaggio a ritroso, che inevitabilmente mi ha riportato alla musica di Amalia. Come capita spesso, è stato un incontro segnato dal destino (ho sempre creduto che non siamo noi a cercare la musica, ma è la musica che trova noi, nella maggior parte dei casi), durante una delle tante visite al negozio di dischi sotto casa, dove la brava commessa, che conosce i miei gusti e sa cosa ascolto e intuisce che cosa può colpirmi, mi accoglie con la frase che amo di più: - "Ho qualcosa per te" consegnandomi "Concerto em Lisboa" e regalandomi queste note...
Ascoltai il Fado per la prima volta quand'ero bambino (ero già allora un divoratore di musica) grazie ai vinili di un anziano amico di famiglia. La voce era quella di Amalia Rodrigues e all'epoca non mi resi conto che stavo ascoltando la Regina del Fado, per me era solo musica nuova e nel mio cervello la catalogai come musica strana, lontana. Quella musica però mi colpì già allora, la voce di quell'interprete, che sembrava sputasse sangue nell'aria mentre cantava, l'intensità di quelle note, cupe, disperate certo, ma così vive, lasciarono una traccia.
Oggi lo posso dire, ho compreso: mi soffermai perchè qualcosa toccò nel profondo le mie corde e il mio sentire. L'ho capito qualche anno fa, quando per la prima volta ho incontrato la voce di Mariza: da lei è partito un viaggio a ritroso, che inevitabilmente mi ha riportato alla musica di Amalia. Come capita spesso, è stato un incontro segnato dal destino (ho sempre creduto che non siamo noi a cercare la musica, ma è la musica che trova noi, nella maggior parte dei casi), durante una delle tante visite al negozio di dischi sotto casa, dove la brava commessa, che conosce i miei gusti e sa cosa ascolto e intuisce che cosa può colpirmi, mi accoglie con la frase che amo di più: - "Ho qualcosa per te" consegnandomi "Concerto em Lisboa" e regalandomi queste note...
Mariza - Locura (Concerto em Lisboa 2006)
Ecco l'inizio del concerto, la prima traccia del cd: l'orchestra d'archi, io adoro gli archi, ecco la chitarra portoghese, la chitarra classica, il basso, ecco Mariza, una gran bella voce! Vado a casa, ascolto il cd, è bello...mi piace, sorpresa...c'è anche un dvd con una traccia del concerto. Ecco la folgorazione...guardate voi stessi, l'ultimo brano del concerto...
Mariza - O gente da minha terra
Lei si ferma....non riesce a continuare e con lei si ferma anche il mio cuore, lei piange e piango anch'io...che brivido indimenticabile.
Da qui inizia il viaggio, questo è il Fado, questa è Mariza, scopro che la canzone è stata scritta da Amalia Rodrigues e la mente torna a quand'ero bambino, inevitabilmente...
Leggo che Mariza all'inizio della sua carriera veniva considerata l'ennesima nuova Amalia ma scopro che è molto di più, è Mariza! Compro tutti i suoi dischi nel giro di una settimana.
E' nuovo Fado, ed è anche grazie a lei che questa musica rinasce, dopo essere stata sepolta e dimenticata dai portoghesi per tutti gli anni 90. I puristi del genere storcono il naso all'inizio, ora, dopo cinque dischi, milioni di copie vendute in tutto il mondo e due nominations ai Latin Grammy Awards (l'ultima quest'anno per l'album "Terra"), si sono convinti: siamo davanti ad una nuova Fadista, ad un Fado che grazie a lei si evolve e contamina, ora la osannano e lei continua i suoi interminabili viaggi nel mondo, finalmente può essere se stessa e non l'erede tanto agognato dal pubblico, di quella stella che brillerà per sempre nei cuori del suo popolo.
Amalia Rodrigues - Canzone per te (1970)
Non potevo chiudere senza la sua voce, ritornando ancora una volta a quel giorno...il mio viaggio è partito quel giorno in fondo...ora se volete potete iniziare il vostro.
Se non sapete da dove iniziare ecco un indirizzo utile e interessante da dove potete partire.
Buone vibrazioni...
31 commenti:
Finalmente, Mauro! Erano giorni che volevo commentare, ma...
Avevo una "cassettona" di Amalia: come si chiamavano? Stereo 8? Credo si intitolasse "Amalia in Italia": c'era la clasica Coimbra (in italiano), Maremma Amara, Ohi negra, Amor dammi quel fazzolettino... Ma ce n'era una, Mauro, che mi faceva venire i brividi, e da giorni cercavo di rammentarla...
Ed ecco la folgorazione questa notte: "La casa in via del Campo". Parla di ricordi, di antichi amori e di rimpianti... Ma non è una una canzone disperata: sarà il ritmo serrato degli accordi della chitarra, sarà la voce così pulita di Amalia... Sembra - comunque - di scorgere un raggio di sole!
Grazie per aver sollecitato il ricordo.
Ho trovato su YouTube un video suggestivo che ha come soundtrack la canzone.
E te lo dedico, amico mio!
Carissima, che piacere...grazie, solo tu potevi ricordarti di Amalia, la canzone la conosco, ho praticamente tutto di lei. I dischi in italiano di Amalia registrati nei primi anni settanta in realtà sono due "Ad una terra che amo" del 72 e "Amalia in Italia" del 74 (il secondo attualmente ancora disponibile in cd edito dalla Emi). Una curiosità per te: Amalia non parlava l'italiano e il disco del 72 è stato concepito, realizzato e registrato in tre serate. Le sessioni in studio di Amalia sono leggendarie; si racconta nella sua bellissima biografia ("Amalia Rodrigues: una biografia" di Vitor Pavao dos Santos tradotto in italiano e pubblicato dalla casa editrice "Cavallo di Ferro") che Amalia non conosceva le melodie delle canzoni italiane e tantomeno le parole (alcune in dialetto napoletano, veneto e siciliano), le ascoltò per la prima volta durante la prima serata di studio, riuscendo ad assimilarle immediatamente, tanto da registrarne subito alcune.
Nel disco "Amalia in Italia" c'è una delle sue canzoni che preferisco in assoluto "Mio amor, mio amor", traduzione italiana del fado portoghese "Meu limao de Amargura", consideralo un regalo per te: http://www.youtube.com/watch?v=LCWNshaDq68
Alla prossima amica mia!
... ma qui imparo sempre un sacco di cose!!! Un bacione, caro.
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
quello che stavo cercando, grazie
necessita di verificare:)
good start
quello che stavo cercando, grazie
imparato molto
imparato molto
Perche non:)
necessita di verificare:)
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molto intiresno, grazie
Si, probabilmente lo e
leggere l'intero blog, pretty good
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