La notizia è nel titolo del post e oggi ho finalmente avuto modo di dare una sbirciatina a Downlovers, la prima risposta di Warner Music e altre etichette indipendenti all'ormai straripante mondo del download illegale. Si discute da anni di quale sarà il futuro della musica e sicuramente l'unica cosa certa che posso affermare, dopo tanto tempo, senza il timore di venire smentito è che sicuramente il Web ne è il testimone se non il veicolo principale di diffusione e condivisione. Sul download digitale, ci si continua a confrontare, c'è chi considera, ad esempio, il p2p,(scambio di file tra utenti mediante l'utilizzo di un software apposito, il più famoso è E-mule) oltre che legale, una conquista, motivando quest'opinione con un'affermazione quasi rivoluzionaria: la musica e l'arte devono essere patrimonio di tutti! Altri, principalmente addetti ai lavori (anche se, alcuni musicisti, hanno rilasciato dichiarazioni favorevoli alla libera fruizione della musica), oltre che ritenere il p2p illegale, si spingono oltre, equiparandolo ad un vero e proprio crimine contro la creatività, ovviamente temendo un tracollo definitivo dei loro interessi e continuando a sostenere che il diritto d'autore va tutelato e pagato! Al di là delle opinioni la crisi della discografia è sotto gli occhi di tutti e sta mietendo molte vittime e la prossima idealmente potrebbe essere il Cd fisico, inteso come supporto. Il p2p, è un dato di fatto, alla musica sicuramente non ha giovato e dopo la prima crociata delle Major discografiche contro Napster nei primi anni del 2000 (per i curiosi due link, sulla storia di napster http://it.wikipedia.org/wiki/Napster, ed uno sul processo intentatogli dalle case discografiche http://www.musicblob.it/archivio-documenti in inglese) , risultata controproducente e ,ad avviso di molti, un'occasione persa per creare veramente il buisness musicale del futuro, considerando l'enorme numero di utenti che in quegli anni utilizzavano il programma e che le case discografiche avrebbero potuto raggiungere trovando un accordo con il suo fondatore, da qualche tempo si sta tentando di superare e combattere il problema cercando nuove vie per la distribuzione di prodotti musicali in download. Downlovers rappresenta il primo serio tentativo in questa direzione. Il risultato non si è fatto attendere, nonostante una sola major abbia aderito all'iniziativa, in poco tempo già 100.000 persone si sono iscritte al sito http://www.downlovers.com/. Il funzionamento è semplicissimo ed il sito è immediato e intuitivo per chi naviga o scarica abitualmente da internet: ci si iscrive, si cerca nel catalogo l'artista o la canzone desiderata e a fronte di ogni scaricamento parte in streaming uno spot pubblicitario. E' in pratica lo spot che guardi mentre scarichi il brano a pagare il tuo download e la qualità audio di quello che scarichi vi confermo che è buona. Dopo una partenza in sordina e con qualche limitazione sui brani scaricati legata al DRM (gestione dei diritti digitali ) che ne limitavano l'utilizzo, da qualche settimana sono disponibili veri e propri mp3 liberi, cioè leggibili, dalla maggior parte dei lettori portatili in commercio, un altro bel passo avanti non c'è che dire. Sull'onda del successo di quest'iniziativa, molte etichette indipendenti stanno aderendo al progetto. Insomma, il futuro si prospetta davvero tutto in discesa per downlovers e c'è da scommettere che le altre Major non staranno a guardare. Questo successo mi sembra una bella notizia e ne seguirò con attenzione e speranza gli sviluppi. Mi chiedo e vi chiedo: basterà tutto questo ad invertire la rotta e a salvare la musica?
venerdì 21 marzo 2008
Downlovers: è boom. Salverà la musica?
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2 commenti:
un servizio davvero utile, speriamo riesca a diffondersi presto... carina anche l'ampia Community ..
Grande novità su downlovers.it! tutti i brani scaricabili sul sito sono in formato mp3 (non più wma) e questo permette di ascoltare tutti i brani scaricati da downlovers su qualunque lettore portatile.
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